Informazioni su luciasallustio

Lucia Sallustio risiede e lavora a Molfetta in provincia di Bari. Da qualche anno partecipa ai concorsi letterari ricevendo buoni riconoscimenti. Tra i più significativi annovera il premio “I Brevissimi di Domenico Bia” 2008, assegnato dalla Redazione della Gazzetta del Mezzogiorno della Basilicata, il 1° premio alla XIX edizione del Premio Internazionale Città di Pomezia 2009. Si è classificata al 2° posto ai seguenti concorsi: “Premio naturalistico La Majella 2009” per il romanzo breve “La fidanzata di Joe”, “Premio Lupo 2008” con il racconto “Al poggio” tradotto in franco-provenzale dal Centro linguistico di Faeto, “Giù la testa”- Foggia sotterranea, “Le Notti Ritrovate 2006 e al 3° posto ai concorsi letterari:“Tra le Parole e l’Infinito” 2007, “Poetare è d’amore 2008” con la Silloge di Poesie “E ti torce, l’Amore”, “Viareggio-Carnevale 2009” e “Città di Bitetto” 2009. La Raccolta di racconti COME MIELE E VIN COTTO è stata finalista ai . premi: “Viareggio-Carnevale 2008”, “Da Donna a Donna 2008” e “La città dei Sassi 2007”. Innamorata da sempre della lettura, senza fare torto a nessuno, conta tra i suoi scrittori preferiti: William Shakespeare, John Donne, Jane Austen, Charlotte Brontë, Virginia Woolf, T.S.Eliot, Proust, Flaubert e vorrebbe continuare la lista all’infinito. Collabora con le riviste letterarie: Pomezia-Notizie, Progetto Babele e con siti di letteratura on-line. Alcuni racconti sono stati pubblicati dalla rivista quadrimestrale La Vallisa e da Prospektiva. Ha raccolto le sue opere nelle due sillogi di racconti : “Come miele e vin cotto” e “La Fidanzata di Joe. Storie di chi va e di chi resta”. Ha appena ultimato il suo primo romanzo “L’equilibrio perfetto.”

BUON NATALE 2018


 

48406879_10161272704500165_5257460692415414272_o

Non ci potrebbe essere migliore immagine per un blog di scrittura con la quale augurare BUON NATALE 2018 a tutti gli amici che seguono il mio blog.

Si tratta di una singolare icona della natività del 15° secolo ritrovata in Francia: Maria studia la Torah mentre Giuseppe tiene tra le braccia il bambino. Una scena natalizia di serenità e tenerezza, di lettura e calore famigliare, ma anche un presepe che sfida i luoghi comuni per quei tempi. Maria legge e Giuseppe, umile falegname, non teme che la lettura possa riempirle la testa di nozioni rivoluzionarie. Rispetta i suoi momenti di tranquillità e si occupa del Bambino. L’intercambiabilità dei ruoli, il sostegno nei momenti difficili, il rispetto delle idee e delle esigenze altrui sono, in effetti, la chiave della durata e stabilità delle relazioni umane e di coppia.

Con l’augurio che queste riflessioni natalizie possano poi muovere i nostri cuori verso la giusta direzione.

Masterclass sulla Poesia con Davide Rondoni a Libri nel Borgo Antico-Bisceglie


IMG-20180826-WA0002

 

Masterclass magistrale sulla Poesia domenica 26 agosto con il poeta e scrittore bolognese Davide Rondoni nella sala multimediale del Castello Svevo di Bisceglie. Una novità introdotta quest’anno durante le tre giornate della manifestazione Libri nel Borgo Antico ormai alla IX edizione con risonanza nazionale sempre più ampia.

Il seminario è stato un vero scossone per chi legge e si cimenta nella poesia e, in genere, nella scrittura. Davide Rondoni ha messo in chiaro sin dalle prime battute che non avrebbe fornito strumenti per scrivere poesia ma avrebbe portato i partecipanti, una trentina, a confrontarsi tra di loro e anche con i grandi poeti per trarre chiavi utili per la propria scrittura poetica.

Tante le convinzioni smentite nel corso del laboratorio. Per esempio che non è detto che le impressioni più forti siano le più interessanti, ma soprattutto che la Poesia e l’Arte non sono espressione di emozione ma forme di Conoscenza. Gli artisti vogliono conoscere il Mistero del Mondo. Il Poeta, in particolare, lavora sempre sulla Memoria ed è possibile che, dimenticando le parole della prima emozione, le traduca in segno scavando dentro di sé.  E il segno? Altra smentita, non sempre corrisponde all’emozione finale.

Allora, quali i fattori imprescindibili per scrivere Poesia con la P maiuscola? La Poesia pura è Perizia che si accompagna ad una grande capacità di resistenza da parte del poeta a comporre poesia al di là del facile consenso. Non necessariamente la buona poesia per essere di successo deve raggiungere il maggior consenso di pubblico. Sicuramente il poeta deve essere dotato di Talento che è un dato da mettere doverosamente a profitto e di Esperienza, intesa come capacità di giudicare la vita nel suo Mistero. Altra smentita su questo terzo fattore: l’esperienza non è un dato anagrafico, non è tempo che passa ma capacità di andare in profondità, perché il processo poetico possa fare pervenire il poeta alla Verità.  Se non altro all’illusione di essa, ma questa è una mia aggiunta.

La seconda parte del seminario ha coinvolto i corsisti nella lettura dei due testi poetici: “I limoni” di Eugenio Montale e “All’osteria” di Giorgio Caproni in un percorso che, attraverso i vari stadi, ha condotto dall’apprezzamento elementare del testo al senso più profondo del meta-testo, con la riconferma che la solidità di struttura della composizione è fattore portante per la migliore veicolazione del contenuto.

Chapeau a Davide Rondoni e alla sua onestà intellettuale.

Un grazie sentito agli organizzatori dei tre laboratori per la grande opportunità che ci hanno offerto.

Lucia Sallustio

IMG_20180827_0004 (2)IMG_20180827_0001 (2)

 

Notte Bianca della Poesia- Giovinazzo 23 giugno 2018


Stasera all’Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo a partire dalle ore 20.00 158 poeti saranno impegnati in reading di poesia. Un grazie speciale al Sindaco, ai promotori Accademia delle culture e dei pensieri del mediterraneo e al suo Presidente Nicola de Matteo. Congratulazioni al Direttore artistico della 8^ edizione, prof. Gianni Antonio Palumbo,

Vi aspettiamo.

PIEGHEVOLE-NOTTE-BIANCA-corretto-1

Dalle pagine di un romanzo in stesura.


Misuro il passare del tempo dai traslochi dei vicini. Gente che va via per il tracollo della fortuna e vende casa in fretta fuggendo come ladri tra la sera e la mattina. Gente che va via perché ha fatto fortuna e si sposta altrove, magari in una villa o un attico al centro, il quadruplo dei metri quadrati rifiniti da una recente ristrutturazione ad opera dell’architetto di grido del momento. C’è chi è andato via per non sopportare più le ombre di chi ha perduto per sempre, perché passato ad altro amore o trapassato. Ombre che perseguitano, che schizzano fuori dalle foto su un tavolino. Sorridenti e ignare ti avvelenano lentamente.

Lucia Sallustio #misuroiltempoanchecosì#

Il Liceo scientifico “Grassi” di Savona recensisce Inter-city.


Un ringraziamento sentito al mio editore Stefano Ruocco di Wip edizioni perché instancabile nel fare viaggiare i libri pubblicati.

Grazie a Giulia Dante del liceo Scientifico “Grassi” di Savona per avere scelto di leggermi e recensirmi.

L.S.

Intercity immagine copertina

INTER – CITY Lucia Sallustio, Wip Edizioni, 2014, pagg. 96, euro 10,00

Il tema del viaggio è il filo conduttore della raccolta di poesie “INTER – CITY”. Un viaggio reale, quello che Lucia Sallustio compie tutti i giorni per recarsi al luogo di lavoro, e uno metaforico, quello attraverso l’esistenza alla ricerca del senso della vita. Ogni mattina, sul treno e nelle stazioni, l’autrice incrocia varia umanità, dal rapporto con la quale scaturiscono profonde considerazioni sulla solitudine e sulla grande difficoltà di comunicare tra gli esseri umani. I pensieri sfociano spesso in momenti di profondo pessimismo, con la descrizione di un mondo in cui a predominare sono angoscia e disperazione (“Scorre la tavolozza dei grigi”). L’inquietudine predomina poi quando lo sguardo dell’autrice si posa sulla condizione dei più poveri e degli emarginati: ne sia esempio lo sconforto del giovane emigrato che non riesce a raggiungere la Svezia, anelato luogo per il proprio riscatto. Non mancano anche spiragli di speranza, che aiutano in qualche modo ad affrontare il presente, ma, soprattutto, danno la forza per andare incontro al futuro: “Mi salva la speranza tenace che fioriranno un giorno, i bei narcisi in copiose schiere. Dritti fluttueranno al vento”.

Giulia Dante – Liceo Scientifico “Grassi” – Savona

file:///C:/Users/utente/Documents/Libromondo_Newsletter-3-2018.pdf

 

Se a leggere si cambia prospettiva, nascono insospettate interpretazioni.


Rilettura in chiave ambientale del romanzo “L’equilibrio imperfetto”.

Senza ombra di dubbio il filo conduttore del romanzo è la storia d’amore tra Rossella, italiana del Sud, e il madrileno Max. Entrambi erosi da pregiudizi e contraddizioni radicati nei loro rispettivi humus culturali che, a guardare bene ai riferimenti storici, tanto distanti non sono.

Una storia d’amore come tante che si snoda e si sostanzia attraverso luoghi e ambienti diversi, una sorta di «intrigo internazionale» come la definisce Stefano Savella nel suo articolo comparso su Puglialibre il 3 ottobre 2016, «che si scioglierà soltanto nelle ultime pagine del romanzo, passando da Dublino e dalle immense campagne irlandesi, ma anche dall’Italia. D’altra parte, nonostante i suoi viaggi, Rossella «si sorprendeva a scoprire tratti della sua personalità che la riconducevano alle radici, alla sua terra. Allora, aveva la piacevole sensazione di sentirsi tesa come un ponte tra passato e presente, tra Nord e Sud».

Per tutto il romanzo i luoghi e gli ambienti non sono solo sfondo per contestualizzare la storia, al contrario, con la loro energia vitale e l’autorevolezza delle radici del passato, rappresentano dei co-protagonisti capaci di lasciare segno e traccia nella costruzione delle anime e delle storie.

Ritengo fondamentali il rapporto dell’uomo con l’ambiente, l’influenza delle caratteristiche ambientali sulla vita umana e sullo sviluppo dell’identità personale e di luogo.

L’ambiente è fonte di memoria attraverso il ripetersi ciclico di situazioni che aiutano l’incedere della storia: facendo jogging nel parco di Zurigo Max e Rossella si conoscono e Max lascia un bigliettino dell’azienda di suo padre a Madrid.  Preparandosi a fare jogging nel parco di Ginevra, Rossella ritrova attimi di quel momento stipati nel suo marsupio, ritrova il biglietto da visita e arriva l’illuminazione, quella che permette a personaggi e persone di crescere, di dare una svolta alla propria vita. Rossella inizierà la carriera di traduttrice a Madrid nell’azienda del padre di Max, ma anche la sua storia d’amore. Max nel suo ambiente è un uomo diverso da quello conosciuto a Zurigo, amabile per quanto volubile, giovane artista in carriera animato da sogni e speranze di successo quanto lei.

L’ambiente delle isole flegree viste dall’alto della montagna dei Pizzi a Ischia è fonte di nostalgia e di stupore, luogo ideale dove la natura al completo della bellezza di mare e monti, è complice dell’esplosione della passione tra i due giovani che, ritrovandosi, incominciano a cedere un po’ della legnosità e inflessibilità giovanile per modellarsi in un rapporto di coppia.

L’ambiente è sfida aperta, incanto, il sublime dei romantici. Soltanto quando sarà lontana dalla sua città di mare dove è nata e dove si annoia perché pensa che non accada mai niente di interessante, Rossella scoprirà che “il mare era nel suo Dna da generazioni, lei figlia, nipote, bisnipote di lupi di mare, intrepidi, coraggiosi.”

Irrequieta, infatti, come acqua di mare, viaggerà in luoghi diversi pensando di assecondare una necessità professionale legata al suo lavoro di traduttrice e interprete e, invece, si lascerà profondamente attraversare dal profumo dei boschi, dai colori cangianti di mari che non sono sempre uguali, da panorami diversi che gonfiano l’animo di sensazioni e cambiano la marcia al motore della vita.

Da sempre la letteratura ha tratto ispirazione dalla natura, fin da quando il genere umano ha iniziato a esprimere in simboli il proprio pensiero. Poeti, scrittori e intellettuali di epoche e generi diversi sono andati alla riscoperta della natura e ne hanno tratto linfa vitale per trovare “equilibri sia pure imperfetti” nella loro esistenza irrequieta. Ma ancora più recente è la nascita di una vera e propria “letteratura ambientale” o “letteratura della natura”. I recenti studi sulla psicologia ambientale riconoscono che l’ambiente influenza la mente e il comportamento dell’uomo. Altrettanto vero è che l’uomo, con il suo comportamento, può modificare l’ambiente. Infatti, l’estraneamento dai luoghi necessario ai protagonisti per riflettere a mente lucida su ciò che sta accadendo alle loro vite, dopo un certo periodo termina con una necessità impellente di ritornare sui propri passi, nei propri luoghi, a rivederli con occhi diversi. In quei luoghi essi stessi saranno dei personaggi diversi da come erano partiti, segnati dai luoghi che hanno attraversato e di cui sono diventati parte. Il poeta inglese Tennyson ci aveva preavvertiti facendo dire al suo Ulisse “I am a part of all that I have met/sono parte di tutto ciò che ho incontrato”.

di Lucia Sallustio

Anniversario number 8!


Oggi WordPress si congratula con la mia attività di blogger con questo messaggio:
Felice anniversario con WordPress.com!
Ti sei registrato su WordPress.com 8 anni fa.
Grazie per averci scelto. Continua così.
Ringrazio per averlo ricordato anche se sono consapevole che la mia attività è sempre più sporadica.
WordPress, mi impegnerò di più!