Un grosso regalo a “Inter-city”


Oggi ho ricevuto una missiva che terrò cara tra i miei più preziosi riconoscimenti: una nota letteraria da parte del grande critico letterario torinese Giorgio Barberi Squarotti.
Non credevo ai miei occhi, anche perché ho spedito una copia de “La Fidanzata di Joe” e una di “Inter-city” solo lunedì pomeriggio. Un vero gentiluomo che così mi scrive:

Cara e gentile Signora,
Le sono vivamente grato del doppio dono. Il suo romanzo è molto suasivo e avvincente: racconta con lucidità e con comprensione le contraddizioni della vita e, soprattutto dell’amore, con episodi drammatici ben condotti. Le poesie sono molto singolari: raccontano e osservano i viaggi in treno nella loro fatica di un’umanità buia e umiliata e spesso ostile. e rari sono i testi di luce.
E’ un’opera valorosa e ammirevole per tanta originalità. Posso dirle che ho sempre viaggiato volentieri in treno e in treno ho scritto un gran numero di versi?

Con i più affettuosi saluti e auguri,

Giorgio Barberi Squarotti

Al settimo cielo!

Dove acquistare on-line “Inter-city”


Da oggi è possibile acquistare “Inter-city” anche dalle seguenti librerie on-line:

Inter-city su Mondadori on line:
http://www.inmondadori.it/Inter-city-Lucia-Sallustio/eai978888459304/
Inter-city – Lucia Sallustio
http://www.inmondadori.it

Sul sito della Feltrinelli:
http://www.lafeltrinelli.it/libri/sallustio-lucia/intercity/9788884593047

Libro Inter-city di Sallustio Lucia | LaFeltrinelli
http://www.lafeltrinelli.it

Su Libreriauniversitaria.it:
http://www.libreriauniversitaria.it/inter-city-sallustio-lucia-wip/libro/9788884593047

Inter-city – Sallustio Lucia – Wip Edizioni – Libro – Libreria Universitaria – 9788884593047
http://www.libreriauniversitaria.it

Su Deastore.com:
http://www.deastore.com/libro/inter-city-lucia-sallustio-wip-edizioni/9788884593047.html

Inter-city
http://www.deastore.com

Su amazon.it:

Inter-city
http://www.amazon.it

Su “Inter-city”


La silloge poetica Inter-city di Lucia Sallustio ruota chiaramente intorno al tema del viaggio, amplificato dal flusso dei pensieri del viaggiatore stesso, storico ed universale; contemporaneamente altri passeggeri animano le stazioni come comparse intorno al protagonista di un film.

L’autrice ha la capacità di raccontare lucidamente e quasi con ordine, il suo trasporto fisico e metafisico verso i luoghi  dell’in fieri bidimensionale, quello che è  e quello che vorrebbe che fosse.

Il lettore viaggia volentieri insieme a chi scrive, proprio come si ha voglia di ascoltare uno sconosciuto che durante il viaggio si rivela un piacevole accompagnatore.

Certamente Inter-city non è solo il frutto di un’esperienza “necessaria” ma anche il risultato di un lavoro professionale che appartiene a chi di scrittura vive.

La raccolta è, infatti, ricca, ma varia nello stile; la lettura da istantanea si fa analitica, da universale, intima.

Aleggia tra queste pagine l’eleganza della donna moderna che ha imparato ad alleviare con l’ironia il sacrificio, a deporre l’armatura quando è ora di tenerezza.

Leggendo si ha il privilegio di entrare nel mondo-cantiere di una donna equilibrata e volitiva, che vive il presente progettando il futuro, pronta a pagare il prezzo dell’indispensabile metamorfosi che la rende unica.

Stefania Poveromo

Pubblicata la mia silloge di poesie “Inter-city”


Un grazie immenso a quanti, con pazienza e ignari della calura estiva, mi hanno aiutata a leggere la raccolta con occhi “terzi” e impietosi per migliorarla e impreziosirla con le loro riflessioni critiche.

Grazie innanzitutto ad Alessandro Lattarulo, il curatore del libro, che ha seguito e incoraggiato la genesi in un momento lungo e difficile di incubazione e mi ha presentata all’editore Stefano Ruocco che ha riposto fiducia in me.

Grazie ai miei amici di scrittura Gianni Antonio Palumbo, dalla cui introduzione è stato estratto il testo dell’aletta riportato di seguito, al poeta e critico Vittorio Verducci che mi ha fatto dono prezioso della pre-fazione, al poeta e scrittore stimatissimo Andrea Masotti e ai suoi preziosi consigli, al Preside Giuseppe Prosperi che mi ha letta e proposto un suo editing che ha alleggerito alcune ridondanze, a Maria Rizzi che da anni mi segue con affetto e mi ha fatto conoscere il prefatore.

Grazie a Gabriella, alunna e violinista di grande valore, alla quale dedico questa silloge. Sento dentro di me che il suo violino suonerà, come in passato, durante le presentazioni di “Inter-city”ai lettori.

L’autrice

Lucia Sallustio

Dall’aletta del libro

“Mi trovi sempre qui / al chiarore del giorno / ad aspettare. / Occhi che fagocitano / passi erranti di migranti”. È con quest’immagine, dominata dal senso di attesa, che si apre la silloge Inter-city di Lucia Sallustio, raffinata poetessa e narratrice molto attenta alle funzioni e ai valori espressivi della parola. L’opera è impostata come una progressione di appunti e pensieri, che si agglutinano attorno alla tematica del viaggio. Il viaggio è scandito secondo un duplice ritmo: è percorso reale, della Dirigente che quotidianamente macina chilometri in Intercity per raggiungere la sua sede scolastica, ma è al contempo itinerarium mentis di un’anima sognatrice. La Sallustio alterna la contemplazione di “campi di carciofi” e “antichi casolari” al dischiudersi di un’altra dimensione, il vagare dell’anima “per viuzze antiche, / sotto gallerie e in piazze gremite”, in atmosfere a lei decisamente più consentanee, proprio come quella, panica, che pervade i versi dal titolo Gelsomini di Tangeri.

Accanto ai momenti in viaggio, l’autrice delinea attimi di stasi; talora essa assume quasi l’aura di un buen retiro, che consente di contemplare la “bruma” e coglierne la promessa di quiete, o prelude all’epifania della poesia, che sola può placare la “tormenta” interiore. […]

Nella consapevolezza che anche quello che i versi compiranno – analogo al reale, e metaforico al contempo, sobbalzare del treno sui “campi di grano arso” nell’explicit – sarà un viaggio dalle destinazioni ignote e che ogni punto di approdo sarà foriero di nuove attribuzioni di senso. E di nuove emozioni.

Da Inter-city di GIANNI ANTONIO PALUMBO

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