Incipit… e manco rivisto.


La quinta moglie

di Lucia Sallustio

“Questo è tutto nostro, appartiene a nostro padre. Cosa c’entri tu?” le avevano urlato. Senza rispetto e senza cuore e, soprattutto, senza timore di Dio.

Si era difesa, con la sua voce flebile da signorinella nonostante l’età avanzata.

Aveva chiamato a raccolta il più lancinante degli sguardi perché li attraversasse come fulmine, come arma da taglio, come lo sguardo del Dio della figurina spiegazzata che le faceva da segnalibro nel Vangelo.

“Anche i beffati andranno in Paradiso” avrebbe voluto concludere, alla sua antica maniera. Ma questa volta non ci riusciva proprio a fare l’agnello mite e remissivo. Gliel’avrebbe scaraventata contro la proprietà, oggetto per oggetto. Ne avrebbero sentito tutto il peso, loro che millantavano credito e che non avevano mai mosso un dito per aiutare il padre nelle annose faccende. Chi aveva lavorato fino allo stremo ogni santo giorno della settimana per aiutarlo a gestirla e preservarla? Chi aveva calmato la sua furia quando minacciava di diseredarli tutti? Chi aveva raccolto paziente i cocci di ogni cosa perché di quella proprietà non andasse persa nemmeno una goccia?

“Se non te la sai accarezzare, la tua roba, quella se ne va a cartequaranttotto  prima che tu ti giri!”

Così era padron Giovanni. Se ne stava a grugnire tutto il giorno con il suo vocione forte e il tono perentorio del possidente .

Tutto lì il fascino di quell’omone burbero e dispotico che aveva sposato trent’anni prima quando, da quasi lo stesso numero di anni, si era rassegnata a rimanere la signorina Bellina, la ricamatrice.

Finalmente se n’erano andati, figliastri e  consorti. Erano degli spregiudicati e basta!

Ancora si andava asciugando gli occhi per le stanze che rimbombavano del suo passo trascinato. Dall’occhio sinistro vedeva appena, delle ombre allungate che non le facevano calcolare bene gli angoli e la facevano andare a sbattere contro spigoli di muri e di mobili. Ma lei non si lamentava, era già tanto che se la cavasse ancora da sola.

Il vuoto di Giovanni, che pure erano già due anni che l’aveva lasciata, si faceva sentire sempre più forte. Senza di lui, la sua vita era diventata sterile. Che vita è, una vita che non sia al servizio degli altri?” si diceva. Se l’era riempita di momenti di preghiera, di AveMaria  e Paternoster che recitava in latino come le avevano insegnato da piccola. C’erano poi le messe del Papa dallo scatolone magico che le avevano regalato i fratelli per il matrimonio e che aveva riparato così tante volte che ormai la figura in bianco e nero del Papa, la domenica, era tutta smossa. Ma a lei non importava, le bastava il conforto della voce che le faceva venire il pianto ogni volta e la riempiva di stupore.

“Questa volta hanno veramente esagerato! Se li avesse sentiti padron Giovanni! Fulmini  e saette sarebbero volate. Irriverenti e ineducati”

Non osava pronunciare la parola maleducati, la trovava troppo offensiva nei confronti delle buonanime delle loro madri, e lei, la quinta moglie di padron Giovanni, non amava lasciarsi andare alle imprecazioni e alle umiliazioni nemmeno di fronte alla peggiore offesa.

La quinta moglie. Se l’era fatta spiegare più volte la faccenda delle mogli, non le quadrava ancora come mai avesse avuto due figli soltanto e quattro mogli. Poi c’erano i figli di Lisetta, la quarta moglie, ma quelli si tenevano lontani da lei, non l’avevano mai sopportata. E per fortuna! Era arrivata a scombinare i piani a tutti quando aveva risposto all’ambasciata di Giovanni tramite sua cugina. Chi ci pensava che quell’uomo, a sessant’anni belli suonati, avrebbe voluto risposarsi per la quinta volta! Non gli bastavano le rogne con le campagne da accudire più dei figli stessi, con i frantoi, con gli operai, figli e figliastri e il culto delle quattro mogli?

Conosceva Giovanni da anni, conosceva ogni piega del suo corpo massiccio, il collo taurino, le spalle forti e ancora solide. Anni che gli cuciva e rattoppava camicie con l’amore della perfezione che solo una suora o una nubile conservano inviolate anche con il procedere del tempo e l’abbassarsi della vista. Le sue mani andavano da sé, il metro sempre di traverso al collo a misurare e regolare, aghi di tutte  le dimensioni e spolette per cucito e ricamo che riponeva ogni volta con ordine ossessivo nel cesto di vimini foderato di cotone a fiorellini rosa e violetto e bordato di merletto a zig-zag.

Una camiciaia …

Ovviamente tutto provvisorio, work in progress. 

Idee, critiche, commenti?

UN racconto in mostra: concorso letterario


RiLL

Riflessi di Luce Lunare

bandisce per l’estate 2012

Un racconto in Mostra

in collaborazione con:

il festival Lucca Comics & Games,

la Wild Boar Edizioni

con il supporto di:

Columbus – penne stilografiche dal 1918

Radio Popolare Roma FM 103.3

 

 

“Un racconto in Mostra” è il concorso gratuito per racconti fantastici con cui l’associazione RiLL – Riflessi di Luce Lunare festeggia il ventennale della sua attività, in campo letterario e ludico.

 

RiLL gestirà le varie fasi dell’iniziativa, tenendo sempre informati i partecipanti sull’andamento del concorso. Inoltre, RiLL selezionerà, tra gli scritti pervenuti, i tre racconti finalisti.

Ciascun testo partecipante sarà giudicato per l’originalità, per la forma e la chiarezza narrativa.

I tre lavori finalisti saranno pubblicati (senza alcun costo per i rispettivi autori) nell’antologia 2012 della collana “Mondi Incantati – Racconti fantastici dal Trofeo RiLL e dintorni” (ed. Wild Boar).

RiLL e Lucca Comics and Games offriranno agli autori dei testi finalisti il pernotto a Lucca per la notte precedente la premiazione, che avrà luogo domenica 4 novembre 2012, a Lucca Games.

 

I tre racconti finalisti saranno sottoposti al giudizio dei visitatori della manifestazione Lucca Comics & Games 2012 (tramite pannelli espositivi e volantini ad hoc, oltre che con la pubblicazione sul sito del festival). I visitatori potranno votare (dall’1 al 3 novembre, presso lo stand di RiLL, a Lucca Games) i testi finalisti, usando la scheda voto pubblicata nel Program Book della manifestazione e determinando così il vincitore del concorso.

Potranno votare i tre racconti finalisti anche gli iscritti alla newsletter RiLLinfo (tale voto andrà inviato via mail a RiLL entro il 25 ottobre; per informazioni sulla newsletter e per iscriversi gratuitamente a RiLLinfo rimandiamo alla sezione omonima del sito di RiLL).

 

Gli autori dei tre racconti finalisti avranno diritto a iscriversi gratuitamente al XIX Trofeo RiLL per il miglior racconto fantastico; inoltre riceveranno una collezione completa delle antologie “Mondi Incantati” e una maglietta del Trofeo RiLL. All’autore del racconto vincitore andrà una penna stilografica marca Columbus 1918 (offerta dalla ditta Santara).

Ulteriori premi potranno essere stabiliti fra luglio e ottobre 2012 (ne sarà data comunicazione sul sito di RiLL).

Infine, Lucca Comics & Games mette in palio un abbonamento gratuito all’edizione 2013 della manifestazione per tre votanti, individuati tramite sorteggio. RiLL offrirà ai tre sorteggiati una collezione completa delle antologie “Mondi Incantati” e una maglietta del Trofeo RiLL

 

 

Regolamento

 

1) Tutti i testi partecipanti dovranno essere spediti (anche come pacco o raccomandata) in quadruplice copia e in busta anonima a: Un racconto in Mostra, presso Alberto Panicucci, via Roberto Alessandri 10, 00151 Roma.

Le generalità degli autori (nome, cognome, indirizzo, CAP, recapito telefonico, e-mail) e il modo in cui sono venuti a conoscenza del concorso dovranno essere indicati chiaramente all’interno, in una busta chiusa, che sarà aperta solo dopo che i tre testi finalisti saranno stati selezionati.

Per semplificare il lavoro della segreteria del premio, i partecipanti sono invitati a compilare con i propri dati l’apposito modulo on line (pagina “Iscrizione”, nella sezione “Un racconto in Mostra” del sito di RiLL).

 

2) La partecipazione al concorso è gratuita. Le spese di spedizione del materiale inviato sono a carico di ciascun partecipante. Il Comitato Promotore non si fa carico di disguidi postali di sorta.

 

3) Le iscrizioni sono aperte sino al 10 settembre 2012. Tutti gli elaborati dovranno pervenire entro tale scadenza, che non sarà prorogata. Per le opere giunte oltre tale data farà fede il timbro postale. In ogni caso, tutti i testi che perverranno al Comitato Promotore dopo il 20 settembre 2012 non saranno presi in considerazione.

 

4) I racconti non dovranno superare i 1800 caratteri, spazi tra parole incluse. Tale limite di lunghezza non può essere superato (non è previsto alcun margine di tolleranza); i caratteri usati per il titolo non sono comunque considerati ai fini del rispetto del suddetto limite.

L’impaginazione dei lavori inviati è libera (in via indicativa, 1800 caratteri spazi inclusi equivalgono a una cartella dattiloscritta di trenta righe per sessanta battute). È gradita l’indicazione per ogni racconto del numero di battute totali.

 

5) È possibile partecipare con più opere, purché inedite, originali ed in lingua Italiana. Nessun concorrente può comunque inviare più di tre testi (scritti da solo o con altri autori).

 

6) La scelta del genere letterario è a totale discrezione dell’autore, che potrà spaziare dal Fantasy all’Horror, dalla Science Fiction al Cyberpunk e così via, purché vi sia la presenza nel racconto di significativi elementi che vanno al di là del reale.

 

7) Ciascun racconto partecipante dovrà avere tassativamente quale titolo un acrostico della parola “LUCCA” (es. “Lontano, Un Cane Che Abbaiava”, “L’Unico Cittadino Che Ascoltò”).

 

8) I lavori non verranno in alcun caso restituiti. Gli autori sono pertanto invitati a tenere una copia dei propri manoscritti. Inoltre, finché la rosa dei finalisti non sia stata resa pubblica (ottobre 2012), i partecipanti sono tenuti a non diffondere il proprio racconto e a non prestarlo per la pubblicazione.

 

9) Ciascuna opera partecipante resta a tutti gli effetti di completa ed esclusiva proprietà dei rispettivi autori. La pubblicazione dei tre racconti finalisti all’interno dell’antologia 2012 della collana “Mondi Incantati – Racconti fantastici dal Trofeo RiLL e dintorni” (ed. Wild Boar) è comunque obbligatoria (non rinunciabile) e non retribuita, oltre che ovviamente gratuita.

 

10) In caso di pubblicazione nella suddetta antologia, l’autore concorderà eventuali ottimizzazioni della sua opera con RiLL Riflessi di Luce Lunare.

 

11) Le decisioni assunte dall’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare quale ente promotore del concorso sono insindacabili e inappellabili.

 

12) La partecipazione al concorso comporta l’accettazione di questo regolamento in tutte le sue parti. Eventuali trasgressioni comporteranno l’immediata squalifica.

 

 

Per ulteriori informazioni:

Un racconto in mostra,

presso Alberto Panicucci, via Roberto Alessandri 10, 00151 ROMA;

e-mail: info@rill.it

URL: http://www.rill.it

(è on line anche un’ampia pagina di FAQ sul regolamento;

sempre sul sito di RiLL è possibile iscriversi, gratuitamente, alla newsletter RiLLinfo, ottenendo così il diritto di votare i tre racconti finalisti del concorso)

 

 

 

Tutela della privacy dei partecipanti

 

Le generalità che devono essere fornite per partecipare al concorso sono utilizzate esclusivamente:

• per comunicare i risultati ai partecipanti;

• per l’invio di materiale promozionale relativo alle attività/ iniziative di RiLL, o a future edizioni/ iniziative di Lucca Comics & Games.

RiLL si impegna a non cedere a terzi i dati raccolti.

Inoltre sarà sempre possibile:

• modificare, aggiornare, rettificare, trasformare e integrare i dati inviati (es: cambio di indirizzo);

• cancellare i dati inviati;

• chiedere che non venga inviato alcun materiale promozionale.