Dalle pagine di un romanzo in stesura.


Misuro il passare del tempo dai traslochi dei vicini. Gente che va via per il tracollo della fortuna e vende casa in fretta fuggendo come ladri tra la sera e la mattina. Gente che va via perché ha fatto fortuna e si sposta altrove, magari in una villa o un attico al centro, il quadruplo dei metri quadrati rifiniti da una recente ristrutturazione ad opera dell’architetto di grido del momento. C’è chi è andato via per non sopportare più le ombre di chi ha perduto per sempre, perché passato ad altro amore o trapassato. Ombre che perseguitano, che schizzano fuori dalle foto su un tavolino. Sorridenti e ignare ti avvelenano lentamente.

Lucia Sallustio #misuroiltempoanchecosì#

Il Liceo scientifico “Grassi” di Savona recensisce Inter-city.


Un ringraziamento sentito al mio editore Stefano Ruocco di Wip edizioni perché instancabile nel fare viaggiare i libri pubblicati.

Grazie a Giulia Dante del liceo Scientifico “Grassi” di Savona per avere scelto di leggermi e recensirmi.

L.S.

Intercity immagine copertina

INTER – CITY Lucia Sallustio, Wip Edizioni, 2014, pagg. 96, euro 10,00

Il tema del viaggio è il filo conduttore della raccolta di poesie “INTER – CITY”. Un viaggio reale, quello che Lucia Sallustio compie tutti i giorni per recarsi al luogo di lavoro, e uno metaforico, quello attraverso l’esistenza alla ricerca del senso della vita. Ogni mattina, sul treno e nelle stazioni, l’autrice incrocia varia umanità, dal rapporto con la quale scaturiscono profonde considerazioni sulla solitudine e sulla grande difficoltà di comunicare tra gli esseri umani. I pensieri sfociano spesso in momenti di profondo pessimismo, con la descrizione di un mondo in cui a predominare sono angoscia e disperazione (“Scorre la tavolozza dei grigi”). L’inquietudine predomina poi quando lo sguardo dell’autrice si posa sulla condizione dei più poveri e degli emarginati: ne sia esempio lo sconforto del giovane emigrato che non riesce a raggiungere la Svezia, anelato luogo per il proprio riscatto. Non mancano anche spiragli di speranza, che aiutano in qualche modo ad affrontare il presente, ma, soprattutto, danno la forza per andare incontro al futuro: “Mi salva la speranza tenace che fioriranno un giorno, i bei narcisi in copiose schiere. Dritti fluttueranno al vento”.

Giulia Dante – Liceo Scientifico “Grassi” – Savona

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