Assaggi


«Vedrai, andrà tutto bene. Non potrebbe essere diversamente. Per me sei l’esempio della donna vincente». Lucia mi strizza l’occhio, come ad una vecchia amica. Tra di noi due generazioni di donne. Nonna e nipote, se avessi scelto un altro percorso. Non posso deluderla, un adulto dev’essere sempre all’altezza delle aspettative dei più giovani.

«Penso che la bellezza di questa casa sia una questione di geometria e di nitore.»

Sorrido. Ha colto nel segno, come sempre. Una forte intuizione, tipica di una persona intelligente.

«Ho inseguito questi due valori tutta la vita. Una bellezza proprio come tu la descrivi. Degna di un ingegnere. Credo, solo ora, di esserne stata tradita.»

«Tradita?»

«Esattamente»

È tempo per la mia intuizione, forse non è il momento giusto. Stanno per arrivare, non posso indugiare sulle mie riflessioni. Dovrei rimandarle al tempo del silenzio, della solitudine, dell’abbandono ai bilanci. Non ora, Dio mio!! La solita inopportuna.

«C’è stato un tempo in cui pensavo che nulla potesse interrompere l’armonia della perfezione, quella che porta alla bellezza. Nemmeno l’amore.»

«Cosa c’entra l’amore, adesso. Per me l’amore è bellezza, anzi la forma prima di bellezza.»

La guardo. Lucia è giovane, bella, innamorata. Ma anche una ragazza intelligente, intuitiva, rigorosa con la vita. Vorrei che per lei fosse diverso. Che lei fosse diversa da me.

«Caos. L’amore è caos. Arriva e stravolge tutto, i tuoi ritmi, i tuoi credo, le tue priorità. Un vortice che ti prende, ti assorbe, ti indebolisce. Una minaccia per l’armonia che crea bellezza.»

«Sei mai stata innamorata?» mi chiede timidamente Lucia.

Vorrei raccontarle tutto, liberarmi del mio male antico, sfogare le mie false credenze. Mi viene fuori un sibilo soltanto, mesto, cavernoso.

«Ssssì.»

Il suono del campanello lo sommerge completamente. Entrambe ci precipitiamo ad aprire, felici, dimenticando che solo qualche attimo prima stavamo infilandoci in un tunnel dal quale non sono ancora uscita.

da romanzo inedito di Lucia Sallustio

 

In versi


L’altalena dei giorni

Nel calpestio del giorno

che ignari chiamiamo vita

e alcuni implorano si arresti

oscilla forte il mio sentire.

Giova il frenetico agire

e arma di vissuto il domani.

Il fine corsa quotidiano

sarà un planare soddisfatta

o l’incubo di un risveglio,

secondo l’altalena del cuore.

poesia inedita di Lucia Sallustio

Storie di emigrazione in “La Fidanzata di Joe” di Lucia Sallustio


translature

Un uomo, un anziano, seduto sulla panchina della villa comunale della città, tiene stretta fra le mani una vecchia fotografia che ritrae una giovane donna in abiti eleganti. La fotografia è in bianco e nero, ma sono certa che i suoi occhi non possono fare a meno di vedere i colori che la sua memoria ha preziosamente custodito.
I familiari lo sanno che si tratta della sua fidanzata americana, persino la nipotina ne è al corrente, ma nessuno si scompone più del dovuto, nemmeno il diretto interessato. In casa, in famiglia, ci si può permettere di parlare della vita di zio Giuseppe – o di nonno Peppino- con quella leggerezza che si riserva a ciò che è appartenuto ad un altro tempo, ad un’altra epoca: una vecchia cerimonia, un viaggio rievocato dopo decenni, un amore ed un dolore passati.
Con questa immagine si apre il racconto La Fidanzata di Joe

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