NOTTE BIANCA DELLA POESIA A BARI- 23 GIUGNO 2013


Dice Serge Pey: “I poeti nel mondo fondano una repubblica invisibile che partecipa…”e noi, il gruppo dei “Poeti a Bari” parteciperemo alla Notte Bianca della Poesia, Domenica 23 giugno con la nostra Antologia “CHIEDICI LA PAROLA” a cura di M.Sciancalepore – Stilo Editrice 2013-ISBN 978886479080-0
Poesie di:
Giulia Basile, Mariella Binetti, Letizia Cobaltini, Alessandro Lattarulo, Roberta Monaco, Anita Nuzzi, Maria Teresa Paccione, Maria Grazia Palazzo, Maura Potì, Lucia Sallustio, Mariella Sciancalepore, Francesco Tanzi, William Vastarella, Santa Vetturi”
Vi aspettiamo!!!

Ispirata da Espiazione (Atonement) di McEwan


SPOSA DEL SILENZIO

Né voci, né echi di sirene
Precedono il coprifuoco,
la guerra lacera, dilania,
strappa anime e corpi,
stupra e ammonticchia
in piazze e nei sentieri sterposi
delle campagne affollate.
Smorfie allungate sfigurano
Volti dalle bocche afone.
Megafoni annunciano morte,
ciascuno ha la sua lingua
per chi ascolta con tremore.
Del clamore delle piazze,
del rumore delle cose,
del dolore urlato o soffocato,
del grido della puerpera,
del vagito di un neonato,
della nascita urlata che
riconferma la vita smorzata
sotto il fragore delle bombe,
nulla giunge a me.
Nella bolla di effimera levità
Ho creato un’oasi di silenzio,
un cuscinetto tampona il mondo
che guardo da qui dentro,
libera da ogni velleità.
Empatizzo col dolore,
immagino e cancello le parole,
ignoro proclami di guerra,
statistiche di morte e di feriti.
Non odo dichiarazioni di pace,
vivo le vite di chi osservo,
muto sentiero e pensiero,
soffro, piango e godo,
mi esimo dal giudizio.
Son poeta, sposa del silenzio.

di Lucia Sallustio

e questo è il passo del romanzo di McEwan che mi ha ispirato i versi sul silenzio assordante del poeta.

” Si scusa di non avere scritto nulla sulla guerra. Le invieremo una copia della nostra ultima pubblicazione, con un editoriale di estrema rilevanza sull’argomento.  Avrà modo di notare che noi non riteniamo in maniera assoluta che gli artisti debbano sentirsi obbligati ad affrontare il tema della guerra.  Al contrario,  sono estremamente nel giusto e mostrano saggezza nel momento in cui la ignorano dedicandosi ad altri argomenti. Dato che gli artisti sono impotenti sul piano politico, devono utilizzare il loro tempo a sviluppare la loro emotività a livelli sempre più introspettivi. Il suo lavoro, la sua guerra,  consiste nel coltivare il talento e andare nella direzione che esso stesso Le richiede.  La guerra, come Lei giustamente afferma, è nemica dell’attività creativa.”

(dal romanzo “Atonement” di  Ian McEwan, 2001- pag. 315- traduzione di Lucia Sallustio)